Condono edilizio 2024, ecco il primo pacchetto di misure: cosa si potrà sanare
Sono pubblicate direttamente sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le misure della «pace edilizia» voluta da Salvini, ovvero una legge per «sanare tutte le difformità interne alle abitazioni che stanno bloccando milioni di italiani e di immobili che potrebbero essere tranquillamente rimessi sul mercato liberando gli uffici comunali da centinaia, migliaia di pratiche che si accumulano da 40 anni».
Il pacchetto di norme per intervenire sulla casa, «così come chiesto e auspicato anche dalle amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio» prenderà la forma di «una serie di misure che mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l‘80% del patrimonio immobiliare italiano».
Sarà possibile sanare:
– le difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente;
– le difformità edilizie ‘interne’, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (tramezzi, soppalchi, etc.);
– le difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della “doppia conforme” che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo;
– sarà possibile autorizzare i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.
Queste linee di indirizzo – spiega il Ministero – su cui gli uffici si sono mossi, a seguito anche delle proposte raccolte nelle precedenti riunioni sul tema, e che hanno portato alla bozza normativa, sono state presentate nel corso della riunione sul piano casa, tenutasi al Mit alla presenza del vicepremier e ministro Matteo Salvini con il Dipe (dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore».
L’obiettivo? Tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa, ma anche alleggerire il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie. Nell’ottica della semplificazione e dell‘efficienza amministrativa si è previsto anche di intervenire sulle procedure amministrative per garantire ai cittadini risposte certe in tempi certi.